Il cashmere (nome inglese della fibra ) o cachemire (nome dato in Francia alla stessa fibra) è una pregiata fibra tessile naturale formata con il pelo della Capra Hircus.
Il suo nome deriva dalla regione storica del Kashmir, attualmente divisa tra gli Stati di India, Pakistan e Cina, da dove si esportò la fibra di Cashmere verso l'Europa sin dall'inizio del 1800.
Quali sono i principali produttori di fibra di Cashmere?
La specie allo stato selvatico ha un areale che comprende varie Regioni tra cui l'Asia Minore, il Caucaso, il Turkestan, l'Iran, il Belucistan, il Pakistan e l'India. Si stima che in tutto il mondo siano allevati circa 104 milioni di capi Cashmere di cui solo in Cina 75 milioni.
Anche in Europa esistono popolazioni selvatiche, introdotte dall’uomo, in alcune isole del Mediterraneo centro-orientale, come ad esempio Creta.
Alcune popolazioni di capre domestiche, tornate in epoca relativamente recente allo stato selvatico, sono presenti in alcuni paesi europei come la Gran Bretagna e in Italia è presente sull'isola di Montecristo e sull'isola di Caprera, oltre ad esserci alcuni piccoli allevamenti gestiti in svariate parti d’Italia dalla Toscana alle Alpi. Esistono inoltre allevamenti anche in Nord America ed Australia.
La pettinatura del sottomantello: ecco come si raccoglie il Cashmere dalla Capra
La mano del cashmere è morbida, setosa e vellutata, dà una sensazione calda e soffice. La parte più sottile e fine è la peluria del sottomantello ed è chiamata duvet, cioè lo strato inferiore soffice e lanoso; la parte più grossa con peli rigidi e ruvidi proviene dal mantello esterno ed è chiamata giarre.
Per raccogliere la preziosa fibra che sarà poi trasformata in un filato tessile, si esegue una pettinatura manuale del sottomantello durante la stagione della muta, tipicamente a fine inverno ed inizio della primavera.
Quanto Cashmere si produce nel mondo?
Si stima che la produzione media annua mondiale di Cashmere si aggira intorno ai 5 milioni di Kg e la Cina è il primo produttore al mondo (dal 60% al 90% della produzione mondiale in base all’andamento stagionale), seguita da Mongolia, Afghanistan, Iran, India, Pakistan.
Quali sono i principali Paesi che trasformano la fibra di Cashmere in capi di abbigliamento?
Nonostante la produzione della fibra avvenga praticamente tutta in Asia, il continente Europeo ne importa l’80% delle produzioni e l’Italia da sola rappresenta il 60% dell’import mondiale per approvvigionare le filiera della Moda, eccellenza delle produzioni nostrane, così come apparso anche nell’articolo Italia Regno del Cashmere” nel lontano 2011. Il Regno Unito è il secondo importatore europeo con una quota intorno al 12% del totale.
L’Italia Regno del Cashmere?
L’Italia è il principale Paese europeo per la lavorazione del cashmere, non solo nella fabbricazione di prodotti finiti di maglieria, ma anche per le attività di filatura.
Nelle zone piemontesi del biellese e della Valsesia hanno sede le più importanti aziende al mondo che lavorano questa fibra con un ciclo completo di produzione: dalla selezione del fiocco di cashmere (quello migliore si riconosce per la lunghezza delle fibre) fino alla trasformazione in filato e quindi in tessuto.
Grazie alla purezza dei torrenti che si trovano in queste zone e alle caratteristiche chimico-fisiche delle loro acque è possibile lavorare il cashmere ottenendo una morbidezza assoluta, difficilmente riproducibile altrove.
Non è un caso che Lanaioli riesce a mettere insieme competenze artigianali e una tradizione Made in Italy per raccontare il proprio brand e i manufatti in Cashmere realizzati nel nostro Paese.
Perché il Cashmere è così prezioso e costoso?
La produzione si aggira in media tra 100 e 200 grammi di pelo fine per ogni animale adulto, quantitativi decisamente modesti, che rendono questa fibra, oltre che estremamente sottile, anche così rara e costosa.
Inoltre per fare una maglia, essendo il filato di Cashmere sottilissimo, è necessaria una lunghezza di circa 6,5 Km di filo, fornito mediamente dalla produzione di 3 Capre Hircus.
Qual è il Cashmere più pregiato?
Il cachemire più pregiato è il “Two Ply”, il due fili ritorti. Più le fibre sono sottili, 14-15 micron, più sono ricercate e naturalmente pregiate e costose. La differenza tra 13 micron e 13,5 micron in termini di costo può essere valutata anche in migliaia di euro.
Naturalmente si tratta di prezzi importanti, ma ci sono finezze inferiori che possono garantire prodotti di ottima fattura e più accessibili a livello di costo, mantenendo intatta la qualità ed il comfort di questo prezioso filato naturale.
Quali sono i colori di Cashmere più richiesti e più costosi?
Il colore più richiesto, e il più caro, è il bianco. Seguito dal grigio (light grey) e dal bruno-rossiccio (light brown, dark brown, red e fawn).
Come si può mantenere sempre bello un capo in Cashmere?
Dopo aver acquistato capi di filatura e manifattura Made in Italy, noti per la loro maestria nella maglieria, è importante prendersi cura di questi capi preziosi ed esclusivi. Con le giuste cure, possono durare per molti anni.
E’ importante mettere i capi in cashmere in sicurezza dalle tarme, inserendo negli armadi e nei cassetti prodotti dedicati. I capi vanno lavati in modo accurato in acqua fredda (al massimo tiepida) e rigorosamente a mano, utilizzando saponi naturali. Alcuni consigli per mantenere sempre bello e far durare per sempre il proprio maglione in cashmere li forniamo all’interno del nostro blog.
Puro Cashmere Vergine o Cashmere Rigenerato quali differenze?
Come abbiamo scritto nel nostro articolo sul tema delle differenze che ci sono tra Cashmere Vergine e Cashmere Rigenerato, queste sono sostanzialmente nelle modalità di produzione della fibra. La fibra del puro Cashmere proviene dal sottovello della Capra Hircus ed avviata poi ai processi di cardatura, filatura e lavorazione nei laboratori di maglieria. Il cashmere rigenerato si ottiene recuperando e selezionando i tessuti o gli indumenti di scarto per trasformarli in filati rigenerati.
Il materiale viene sottoposto a una cernita manuale per rimuovere le impurità che non sono 100% cashmere. Viene poi sminuzzato in piccoli pezzi per ottenere un velo di cashmere attraverso la cardatura prima di essere ritorto in nuovi filati.
Il risultato del Cashmere Rigenerato è un prodotto che ha dignità a tutti gli effetti di un prodotto in Cashmere. Il vantaggio è che proviene da una filiera sostenibile ed eco compatibile e per questo può risultare al tatto o alla vista differente rispetto al Cashmere Vergine.